martedì 27 novembre 2012

Restauri



Sta per essere ricollocata nella chiesa di San Francesco, dopo il lungo restauro all'Opd, la Madonna con Bambino in terracotta attribuita a Donatello

Citerna (Pg). Dopo un’assenza durata ben sette anni, il 30 novembre prossimo farà ritorno in Umbria, nella chiesa di San Francesco a Citerna dove era collocata, la splendida terracotta policroma della Madonna con Bambino attribuita definitivamente a Donatello. L’opera, che può essere annoverata tra i migliori esempi di scultura in terracotta policroma dei primi del Quattrocento, viene «notata» nel 2001 da Laura Ciferri, allora impegnata nella catalogazione di scultura in terracotta fra il XV e XVI secolo in Umbria. La studiosa rimane colpita dal manufatto, diverso rispetto agli altri esemplari da lei già analizzati per la sua ricerca e nel 2004, senza remore, effettua l’attribuzione a Donatello, poi condivisa da Corrado Fratini, Giancarlo Gentilini, Alfredo Bellandi e Arturo Carlo Quintavalle, con una datazione ascrivibile al periodo che va dal 1415 al 1420.

Sull’onda di questa attribuzione, l’opera arriva nel 2005 all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze dove ha inizio un complesso intervento di restauro che, dopo l’accertamento dell’esistenza della policromia originaria, porta all’eliminazione delle stratificazioni cromatiche posticce, applicate per ragioni legate al cambiamento di gusto piuttosto che al degrado della cromia originaria, e che ne avevano alterato completamente l’aspetto, in particolare l’espressione dei volti, compromettendo la leggibilità dell’opera.
Grazie al restauro, svolto nell’arco di sette anni, oggi è possibile apprezzare sia i valori cromatici che plastici della raffinata scultura, ancora legata al gusto del Gotico Internazionale per la preziosità e la ricercatezza della decorazione, ma decisamente orientata ai principi brunelleschiani. Le due figure sono indagate psicologicamente e rese con accuratezza di particolari, sia nelle delicate fisionomie che nella fine decorazione. Alta 114 cm e di 58 kg di peso, quindi facilmente trasportabile, la Madonna con Bambino è riconducibile alla tipologia di opere destinate alla devozione privata di famiglie benestanti o agli ambienti di culto ecclesiastici.
Il ritorno della Madonna con Bambino a Citerna sarà accompagnato da convegni e visite guidate, a cura delle restauratrici dell’Opificio, che avranno luogo dal 30 novembre al 2 dicembre (il programma è consultabile sul sito www.donatelloaciterna.it). Si segnala, in particolare, l’inaugurazione al pubblico il prossimo 30 novembre, alle ore 18, presso il salone degli Ammassi del Palazzo Comunale di Citerna, preceduta, alle ore 15, dalla presentazione del restauro. Interverranno per l’occasione Giancarlo Gentilini, docente di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia; Laura Ciferri, storica dell’arte e, dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, insieme con il soprintendente Marco Ciatti, la direttrice del Settore materiali plastici e vitrei Laura Speranza e Rosanna Moradei, funzionario restauratore conservatore; Monica Galeotti, funzionario chimico laboratorio scientifico; Akiko Nishimura, restauratore; Roberto Boddi, direttore Settore climatologia e conservazione preventiva.
L’opera sarà collocata nella chiesa di San Francesco, precisamente nella sagrestia destra rispetto all’altare maggiore, sottoposta a costanti controlli microclimatici al fine di garantire la corretta 



La Madonna col Bambino di Citerna, 1415-20, dopo il restauro. Foto: Opificio delle Pietre Dure, Firenze


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